Una riforma senza coraggio e senza idee … solita minestra!
Luglio 6, 2024 in Post ad hoc, Prima Pagina da fedro
di Paolo Luparello, libero pensatore
Il 4 luglio 2024, la Giunta di Governo regionale sembra aver approvato lo “Schema di disegno di legge “Ordinamento della dirigenza nell’Amministrazione regionale. Modifiche alla legge regionale 15 maggio 2000, n.10””, scrivo sembra perchè oggi 6 luglio 2024 la deliberazione non risulta essere stata ancora pubblicata.Una volta che la deliberazione verrà pubblicata inizierà il lungo iter che dovrà portare l’Assemblea Regionale Siciliana ad approvarla e quando diventerà legge comprenderemo quanto di questa bozza ve ne sarà stato trasfuso.Da un primo giro di opinioni con alcuni colleghi emerge una prevalente soddisfazione per la proposta di individuazione di una futura unica qualifica dirigenziale e soprattutto lo scampato pericolo di dover essere sottoposti a una qualche procedura concorsuale per essere inquadrati nella nuova qualifica dirigenziale, almeno da parte dei dirigenti della “transitoria” terza fascia introdotta dalla L.r. 10 del 2000 (la quasi totalità degli attuali dirigenti eccetto 3 in seconda fascia).Potremo quindi continuare a fare, noi dirigenti di terza fascia ma anche gli ultimi 3 dirigenti di seconda fascia, quello che facciamo ormai da circa un quarto di secolo senza dover essere sottoposti a quella che in molti avremmo considerato una forca caudina quale sarebbe potuto essere considerato il concorso per accedere alla nuova fascia unica dirigenziale.Questo ha naturalmente un prezzo che non sfuggirà agli attenti lettori che avranno modo di verificare quanta attenzione della bozza è stata dedicata ai destinatari degli incarichi dirigenziali di cui all’art.19, comma 6, del dlvo 165/2001 … ma va bene così, almeno per chi come me avrebbe tranquillamente accettato di essere collocato in quiescenza come dirigente di terza fascia, come del resto lo sono stati i tantissimi che sono già andati in pensione.La bozza del ddl è tutta qua.Una riforma della dirigenza senza coraggio, che non disegna una nuova organizzazione del lavoro sempre più al servizio dei cittadini, che non guarda al futuro (800 uffici dirigenziali servono ancora?) e a che cosa serve alla Sicilia, e all’Italia, e che sottrae spazio al sindacato della dirigenza che già contava poco e che adesso conterà ancora di meno, lasciando i dirigenti in balia di un potere politico che potrà mettere le mani nelle tasche dei dirigenti … prima lo faceva con i dirigenti generali e adesso lo potrà fare anche con tutti gli altri dirigenti di strutture intermedie e di unità operative di base.Ma aspettiamo di vedere quale sarà il testo che uscirà dalle Commissioni parlamentari di merito e che approderà in Parlamento e che infine sarà votato dall’Aula … chissà!
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