Novembre 18, 2015 in Contributo
Una bella storia alla Regione!
Lo ammetto … sono un po’ narciso … forse più di un po’, e questa ve la voglio raccontare …
Qualche giorno fa ricevo questa mail.
“Caro Paolo,
non so se riuscirai subito a inquadrare chi scrive (nel caso qui trovi un po’ di notizie e tutti i miei riferimenti: xxxxxxxx)
come spero ricorderai, io rimasi molto colpito dalla soluzione che stavi sviluppando per introdurre la programmazione per obiettivi e il controllo di gestione nella Regione Sicilia, e ancor di più per l’approccio che portavi avanti (anche se il mio entusiasmo, diciamo così, …non fu raccolto dal magistrato della corte dei conti al convegno finale)
ti scrivo perché ho avuto l’incarico di tenere due moduli al Master Gestione Risorse Umane e Organizzazione presso la LUISS, e quando in sede di programmazione ho fatto cenno al tema della fissazione di obiettivi sulla base di una programmazione evoluta si sono tutti entusiasmati
il mio desiderio sarebbe quello di poter mostrare un esempio, ancor meglio se proveniente da un contesto pubblico
volevo allora sapere da te se l’esperienza è andata avanti, e se magari esiste una demo o una possibilità di mostrare lo strumento in qualche modo (ricordo che era ben progettato e web-based)
se pensi che sia opportuno parlarne, mandami il numero e una proposta di appuntamento e ti chiamo
in ogni caso grazie mille per le tue risposte, e scusami per l’irruzione
un caro saluto”
A questa mail risposi così …
“Ciao Prof.,
certo che mi ricordo di te e dell’interesse con il quale hai seguito la nostra esperienza.
Purtroppo di Prometeo non è rimasto nulla in quanto, per una delle tante faide che di tanto in tanto si scatenano in certe organizzazioni, fu deciso che il tempo di Prometeo, il mio tempo, era scaduto. Anche se lo abbiamo chiamato Prometeo il sistema ha fatto la fine di Icaro, abbiamo voluto volare troppo in alto e il fatto che alla LUISS si siano entusiasmati per quelli che erano i presupposti di Prometeo me ne da conferma.
L’esperienza di Prometeo cessò, credo, nel 2010.
Ricordi bene, Prometeo era una applicazione realmente web based e fu anche apprezzata da un gruppo di docenti universitari siciliani che facevano parte dello CSIR (Commissione di coordinamento dei sistemi informativi regionali), i quali, dopo averlo visionato, espressero parere negativo su un progetto che avrebbe voluto reingegnerizzarlo … si domandarono cosa avrebbe dovuto fare il “nuovo” Prometeo che già non faceva Prometeo.
Se ti posso essere utile in qualche modo sono a tua disposizione, se vuoi posso provare a sentire i miei “vecchi informatici” e capire se si può provare a “resuscitare” Prometeo.
Spero di poteri sentire presto e fammi sapere se posso esserti utile.”
A distanza di qualche giorno giunse una mail di risposta …
“Caro Paolo,
per prima cosa grazie per la prontissima risposta
ovviamente mi dispiace che le cose siano andate così, ma questo è spesso l’esito di iniziative troppo innovative rispetto al contesto culturale e agli assetti consolidati dell’organizzazione, se quest’ultima non è concepita per favorire proprio l’innovazione
nel senso che, in cuor mio, nutrivo diversi timori per la vostra iniziativa già al tempo, peccato! (ma potrei raccontarti altre storie simili…)
certo se puoi contattare i tuoi ex-colleghi e verificare se c’è qualcosa da far vedere, sarebbe una cosa molto utile per il corso: mi basta anche una demo offline, un ambiente ridotto ecc.
e tu ora che fai? di che ti occupi?
un caro saluto e ancora grazie per esserti ricordato e per la collaborazione”
Risposi così …
“Caro xxxxx,
lo avevo messo in conto che poteva finire così, ma mi dispiace più per l’Amministrazione che per me. Consideravo Prometeo un progetto già finito e non ti nascondo che finita la fase evolutiva, ed entrati in una fase a regime (la maggioranza dei Dipartimenti aveva cominciato a utilizzarlo ed eravamo quasi in una fase “push”), stavo cominciando a perdere interesse.
Dopo il controllo di gestione mi sono occupato del servizio informatica, sempre presso la Ragioneria generale, e poi ho fatto un’esperienza nel monitoraggio dei Fondi strutturali presso il Dipartimento programmazione (dal luglio 2012 a fine 2014).
Da gennaio 2015 sono tornato alla Ragioneria generale e ho una unità di staff del Ragioniere generale e lo collaboro nel coordinamento e in faccende organizzative e valutazioni, esperienza nuova e interessante.
Sto verificando con i colleghi se riusciamo a recuperare qualcosa di Prometeo, mi farebbe molto piacere farti vedere i progressi che avevamo raggiunto … anche se dovrei lavorare un po’ per ricordare tutte le funzionalità che avevamo messo in campo … ma se sarà possibile lo farò con piacere.
Ti faccio sapere e a presto.”
Qualche giorno dopo ricevetti questa mail …
“Caro Paolo,
non so come ringraziarti per la disponibilità, ancor di più perché a distanza di tempo
volevo chiederti se hai qualche notizie sulle ricerche che con i tuoi colleghi stavi facendo, perché io tra qualche giorno devo consegnare il programma definitivo delle lezioni e devo sapere per quella data se posso inserire o meno il vostro caso
grazie comunque”
… alla quale così risposi …
“Ciao xxxxx,
i colleghi ci stanno lavorando. Sono riusciti a trovare gli archivi del 2010 e quindi dovremmo essere in condizione di poter rimettere su il sistema. Aspetto una risposta a breve ma non so quantificarti i tempi.
Appena possibile ti faccio sapere”
In risposta …
“Caro Paolo,
mi sento davvero in colpa: non volevo causare tanto lavoro con la mia richiesta…
ringrazia tutti di cuore sin d’ora a nome mio, qualunque sarà l’esito
intanto, per prepararmi nel caso le cose vadano in porto, avresti qualche documento, manuale, presentazione che descriva Prometeo in termini di obiettivi, caratteristiche, struttura ecc. ?”
Così ho risposto …
“Ciao xxxxx,
questo è il documento che utilizzammo per la presentazione di prometeo e nel quale è descritta la nostra filosofia del controllo di gestione.
Prometeo era un cantiere e non abbiamo avuto il tempo per realizzare dei documenti di presentazione aggiornati.
Ti faccio altresì presente che abbiamo trovato gli archivi di Prometeo e stiamo verificando come metterlo su per fartene prendere visione.
Ti tengo informato”
La risposta del prof è giunta presto e …
“Paolo grazie davvero!
mi sono letto attentamente il documento che mi hai mandato, che è davvero molto bello, per la sua chiarezza, perché in più punti riporta i principi giusti per affrontare l’innovazione organizzativa, ma forse ancor di più per il suo approccio costruttivo e il tono mai troppo enfatico: bravo(i) a chi lo scrisse!
se mi consenti io lo mostrerei direttamente agli studenti per discuterlo, senza ricorrere a sintesi o mediazioni
per quel che riguarda l’applicativo, ribadendo che io mi sento sempre più in colpa per il lavoro che vi sto facendo fare, volevo segnalarti che le lezioni sono l’1 e il 2 dicembre, e che ovviamente io dovrei poterci giocare un po’ qualche giorno prima
siccome questa cosa potrebbe mettervi in (ulteriore) difficoltà, se tu hai una presentazione con delle schermate catturate (o ricostruite) io mi adatto benissimo facendo ricorso a quella e al documento che mi hai inviato: decidete voi”
Mail alla quale ho così risposto …
“Ciao xxxxx,
fai l’uso che vuoi di ciò che ti ho mandato e che ti manderò.
Ho appena finito di trasferire gli archivi (123 Mb zippati) al collega che a breve dovrebbe rimettere su Prometeo in un ambiente di test. Visti i tempi è più veloce farti avere degli screenshot del programma e spero di riuscirli a commentare.
A presto e grazie per le belle parole … le ho apprezzate e le hanno apprezzate i colleghi del vecchio team.”
E chissà quante di queste storie sono successe e succedono anche alla Regione Siciliana!
Tags: La Regione che vorrei, Prometeo
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