Maggio 3, 2015 in Noi la pensiamo così, Prima Pagina
Diamoci una mossa … la vera rivoluzione della Regione deve cominciare adesso!, di Paolo Luparello
Care amiche, cari amici,
scorrendo la rassegna stampa online mi rendo conto forse per la prima volta nella sua esatta dimensione quale è il potere dell’informazione. Abbiamo assistito ai lavori d’aula dell’Assemblea Regionale Siciliana, e alle tragicomiche associate (opposizione che non fa l’opposizione, deputata stravaccata sul banco per, sembra, votare anche per gli assenti, membri della maggioranza stranamente assenti nella unica occasione in cui non si dovrebbe essere presenti, …), che hanno portato alla approvazione della legge di bilancio 2015 e della legge di stabilità 2015 e i commenti dei presunti protagonisti, veri “Baccei” presunti “Crocetta” “Gucciardi”, che dalle pagine dei giornali raccontano la loro verità senza che un minimo rossore compaia sul loro viso … ma vuoi vedere che eravamo veramente dei privilegiati e non ce ne siamo mai accorti? O forse loro conoscevano una verità che ci sfugge? O forse è un gioco delle parti e siamo cretini noi ad amareggiarci perchè non è vero niente ed è soltanto una pantomima messa in scena per i “cretini” di Roma?
A parte le battute e l’amarezza, io non ci sto a rassegnarmi a passare per la vittima sacrificale, per colui che ha mangiato pane a ufo per decenni, per il colpevole delle vessazioni del popolo siciliano fatto di cittadini bisognosi e di imprenditori amorevoli.
Come ho già scritto in un altro post … finalmente son finiti i privilegi … adesso possiamo lavorare seriamente? Vediamo adesso il governo cosa sarà capace di fare finalmente libero da quel welfare regionale insopportabile che ha portato la burocrazia regionale al blocco assoluto. Adesso hanno messo i sindacati all’angolo, hanno tolto ai dipendenti della Regione ogni possibilità di sottrarsi ai propri doveri. Adesso ci sarà soltanto da eseguire gli ordini di questo nuovo decisionismo di stampo renziano in chiave siciliana e soprattutto si è capito chi veramente comanda alla Regione … Baccei! Così come a Roma governa un non eletto, Renzi, a Palermo è giusto che comandi un non eletto, Baccei!
Archiviamo quindi la pratica Crocetta, oramai da derubricare a costosa e dorata comparsa e concentriamoci sul vero interlocutore.
Cosa fare?
Scusatemi ma anch’io mi sono “amminchiato” … con l’operazione “verità”!
Voglio provare a scrivere insieme a voi il “libro bianco degli sprechi e delle minchiate” che si sono consumate e che si consumano nei nostri uffici. Ci viene data la colpa di tutto dando l’impressione al cittadino non solo siciliano che la mancanza di risultati sono dovuti soltanto alla indolenza, alla incapacità, alla tendenza a delinquere, del burocrate regionale, trascurando di mettere in evidenza in che condizioni lavorano i burocrati regionali (burocrate inteso nel senso più ampio che va dal dirigente generale all’operatore) in termini di uffici, di dotazioni strumentali, di quadro normativo, di continuità amministrativa (tempo medio di persistenza dei dirigenti generali e degli assessori negli stessi ruoli).
Voglio provare a descrivere la realtà di tanti uffici e dell’operato di tanti dirigenti generali. Proverò a elaborare e a proporvi delle schede di rilevazione in modo che ognuno possa, se lo vorrà, partecipare alla redazione del “libro” … tutto assolutamente anonimo e tutto assolutamente supportato da fatti e documenti … il “libro” se lo intesterà, se vorrete, l’Associazione “Perchè no…qualcosa si muove” che avrà cura di chiedere ufficialmente agli uffici i documenti e le informazioni che ci serviranno e che non sono disponibili sui siti web istituzionali.
L’Associazione “Perchè no…qualcosa si muove” è soltanto uno strumento e per farlo funzionare c’è bisogno che ognuno di noi faccia qualcosa … dopo quello che è stato fatto con la recente legge di stabilità pensate ancora che sia una perdita di tempo?
Io sono anni che parlo dell’esigenza che ogni dipartimento regionale deve predisporre un proprio bilancio sociale attraverso il quale rende palese il proprio operato … in assenza di questo chiunque può affermare che siamo fannulloni e che non produciamo nulla … la parola del politico becero contro la nostra parola e a leggere i giornali si capisce benissimo quale parola vale di più!
Noi dobbiamo raccogliere fatti ed evidenziare dove le cose non funzionano per colpa della burocrazia o per colpa della politica … una politica che esce rafforzata e ancora più invadente alla luce delle norme inserite nella legge di stabilità!
Con “libro bianco degli sprechi e delle minchiate” dobbiamo costringere la politica regionale a confrontarsi con le proprie responsabilità e a risponderne all’opinione pubblica e alla stampa non di regime del proprio operato … una rivoluzione!
Vi anticipo che non ho intenzione di fare concorrenza ai sindacati e se loro avvieranno iniziative (quali?) per eccepire la costituzionalità di alcune norme ben vengano. Nel mio piccolo ho già chiesto a un amico e collega, che stimo e della cui autorevolezza non sono l’unico a esserne convinto, di esaminare la legge di stabilità 2015 ed esprimere le sue valutazioni sulle norme di maggior rilievo, a partire da quelle in materia pensionistica, per avere un suo “parere” sulla percorribilità di eventuali iniziative legali, che eventualmente l’Associazione agevolerà.
Chiudo questo mio post ribadendo ancora una volta le ragioni di questo mio agire. Ho 54 anni e sono in Amministrazione da poco più di 22 anni, non sono interessato alla pensione a breve termine (se la salute mi assisterà non prima di una dozzina di anni!) e sono interessato a lavorare in una Pubblica Amministrazione che lavora per il bene comune e non voglio permettere a chicchessià, fosse anche l’unto del signore, di infangare il mio lavoro e di offendere la mia dignità di uomo e di lavoratore.
Ci sarà da lavorare, ma prima ci sarà da confrontarci, ci sarà da parlare e da ascoltare … per la Sicilia che vogliamo … chiunque è ben accetto ma in particolar modo chi crede in se stesso e nel lavoro che fa … astenersi disillusi e benaltristi … cerco i “perchèno”! Tu chi sei … un “benaltrista” o un “perchèno”?
Tags: Perchè no, Rivoluzione
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