E “riorganizzazione” sia alla Regione Siciliana. Approvato il regolamento che riduce, ma non troppo, le postazioni dirigenziali
Giugno 28, 2019 in Prima Pagina, Sindacato
Con la deliberazione 239 del 27 giugno 2019 la Giunta di Governo ha approvato il “Regolamento di attuazione del Titolo II della legge regionale 16 dicembre 2008, n. 19. Rimodulazione degli assetti organizzativi dei Dipartimenti regionali ai sensi dell’articolo 13, comma 3, della legge regionale 17 marzo 2016, n. 3. Modifica del Decreto del Presidente della Regione 18 gennaio 2013, n. 6 e successive modifiche e integrazioni – Approvazione”. (Per acquisire la Delibera di Giunta clicca QUI )
Una volta che il Presidente della Regione avrà firmato il Decreto presidenziale e lo stesso sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale potrà essere avviato l’ennesimo enorme giro di giostra che ogni due o tre anni interessa gli uffici della Regione Siciliana, con una buona parte dei dirigenti coinvolti in un cambio di incarico all’interno dello stesso dipartimento o presso altri.
La Regione disegnata dal nuovo regolamento sarà la Regione che serve ai siciliani e alle imprese? La speranza è l’ultima a morire ma il prodotto realizzato dopo una lunga gestazione difficilmente potrà rendere più efficienti gli uffici. Perchè? Perchè la Regione disegna una amministrazione con 1255 postazioni dirigenziali facenti capo ai 28 dipartimenti regionali quando in servizio dispone di meno di 1200 dirigenti dei quali, almeno un centinaio, sono impegnati negli uffici di gabinetto, negli uffici speciali, nelle diverse “autorità”, nel Fondo Pensioni, in altre posizioni di comando o in aspettativa. E ogni giorno che passa qualche dirigente viene posto in quiescenza a un ritmo che vedrà il numero dei dirigenti scendere sotto il migliaio entro la fine dell’anno e a circa 800 entro la fine del 2020. Alla fine del 2020 poco meno della metà degli uffici dirigenziali non potrà essere coperto e così come mancheranno i dirigenti mancheranno anche i dipendenti delle altre categorie, almeno dove servono.
La “nuova” organizzazione della Regione non ha infatti fatto venire meno quelle che in tanti registrano come “anomalie” di uffici dalle dotazioni organiche pletoriche, ma anche male assortite per tipo di personale presente, senza avere rivisitato il loro ruolo, alla luce di una amministrazione digitale e di supporto trasversale a diversi dipartimenti.
In sostanza si è scelto di non scegliere e di lasciare che in alcuni dipartimenti ci saranno centinaia di dirigenti e in altri uno sparuto gruppo.
A questo punto potrà essere soltanto il nuovo contratto collettivo regionale di lavoro per l’area della dirigenza a provare a riequilibrare una organizzazione che sembra sempre più disorganizzata!
A questo punto è verosimile che nel mese di luglio verranno pubblicati tutti gli atti di interpello e dal 1° agosto partirà la nuova organizzazione e i nuovi incarichi. Va da se che si dovrà procedere alla ripesatura di tutti gli incarichi dirigenziali!
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