Buongiorno a tutti … anche a te!, del 13.04.2016, mercoledì
Aprile 13, 2016 in Buongiorno, Lo hanno detto a noi, Prima Pagina da fedro
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Dicembre 15, 2015 in Lo hanno detto a noi, Prima Pagina da fedro
Febbraio 18, 2015 in Lo hanno detto a noi, Prima Pagina da fedro
Ottobre 4, 2014 in Lo hanno detto a noi da fedro
Ottobre 3, 2014 in Lo hanno detto a noi da fedro
Settembre 22, 2014 in Lo hanno detto a noi da fedro
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Febbraio 16, 2014 in Lo hanno detto a noi da fedro
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Novembre 29, 2013 in Lo hanno detto a noi da fedro
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Luglio 3, 2013 in Lo hanno detto a noi da fedro
Riceviamo e divulghiamo
“Una riflessione – i recenti articoli sui numeri della regione siciliana esprimono ancora una volta le preconcette opinioni che il settore pubblico suscita nella collettività. Infatti, le quantità, salvo che non si tratti di questioni oggettive e scientifiche, non restituiscono alcuna informazione sullo stato di salute della p.a. regionale. Di fatto, i media giudicano senza sforzo, in modo pregiudizialmente negativo il personale regionale, vincolati dal loro mandato editoriale, mentre le parti sociali, cui è delegato il difficile mandato di rappresentanza dei lavoratori, oltre a non avere alcun potere di ascolto nei confronti del Governo, sono legati a strategie conservatrici e vincolate al mantenimento degli iscritti, piuttosto che a strategie riformatrici per il reale risanamento della p.a. Credo ci si trovi innanzi ad una strada, in atto, senza uscita. Sono convinto che solamente una riforma dell’amministrazione dal basso, possa porre le basi per capovolgere la situazione, estremamente pericolosa per il futuro del personale. Regole che obblighino al merito esistono già (vedasi D.L.vo 33/2013), preoccupa piuttosto l’interpretazione delle norme. Intanto con la delibera n.138/2013 la Giunta ha rinviato al 1 gennaio 2014 gli strumenti di misurazione e di valutazione della performance. La riflessione è: quale strategia occorre adottare a tutela dei tanti ottimi impiegati di tutte le categorie e della dirigenza, per metterli in condizione di affrancarsi dall’appiattimento cui sono relegati dagli interessi politici di fidelizzazione? quale strategia per ottenere realmente la ripartizione dei poteri – politica/burocrazia? sapendo che entrambe le cose – meritocrazia e separazione dei poteri- sono di ostacolo alla politica ed alle parti sociali? Sono certo che al tuo progetto non sfugga questa analisi di fondo.” Le parole del contributo che ci è pervenuto confermano che l’analisi della situazione che stiamo vivendo, e non da ora, è ben chiara a tanti. Sta a noi credere fermamente, al di là di ogni ragionevole scetticismo, che qualcosa si può fare … che si deve fare! Noi ci proveremo! (Paolo Luparello)
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