Loro semplificano … a chiacchiere!, del 12.10.2013, sabato

12 Ottobre 2013 in Post ad hoc

Non c’è Governo che si rispetti che non si intesti un disegno di legge dalla parte dei cittadini e delle imprese per semplificarne la vita.

Ci piacerebbe capire però come nascono questi disegni di legge. Da chi è composto il gruppo di lavoro che li ha elaborati, quali norme sono state analizzate e quali saranno modificate, integrate o abrogate, quale sarà l’impatto sul funzionamento degli uffici.

Per la velocità con la quale certi disegni di legge vengono elaborati e per la “semplicità” di certe proposte non sembra però che venga dedicato molto tempo alla loro produzione. Spesso sembra che gli stessi rispondano a una esigenza di visibilità di qualche novello riformatore.

Lo stesso vale per il recente disegno di legge esitato a quanto pare da un gruppo parlamentare dell’ARS che vorrebbe rinverdire lo strumento del silenzio-assenso e accentuare le responsabilità dei dirigenti che dovranno rispondere di tasca propria di eventuali danni … come se già non fosse così!

La cosa che però mi lascia interdetto è questa “giusta” attenzione ai risultati dell’Amministrazione senza però curarsi minimamente del suo funzionamento. Come se la carenza di risorse degli uffici (siano essere risorse umane, finanziarie e stumentali) non sia un problema del quale il Governo è tenuto a occuparsi ma che ricade interamente sui burocrati notoriamente dotati di bacchetta magica! Come se la frequente discontinuità dei vertici dei dipartimenti non provochi ripercussioni sull’ordinato svolgersi delle attività dei dipartimenti! Come se ogni ufficio della Regione disponga di una idonea dotazione organica perfettamente dimensionata per qualità e quantità alle richieste dell’utenza.

Naturalmente agli occhi del politico il lavoratore della Regione ha solo doveri. I diritti li ha esauriti in decenni di magnamagna che hanno portato all’inaridimento delle risorse del bilancio regionale. Guai quindi a chiedere il pagamento delle proprie spettanze entro i termini previsti dai contratti, a rivendicare la sottoscrizione di un contratto dirigenziale, a pretendere di essere valutati nei tempi previsti, ad avere assegnati gli obiettivi gestionali per tempo.

A quando una politica “normale”? Che prima si documenta e poi parla sulla base di fatti e non dei “si dice” o di episodi … anche se di diretta conoscenza?

Su questa notizia, per esempio, … Una “black list” per i dirigenti che non pubblicano i redditi … se questi soggetti non “rispondono” anziché inserirli in una “lista nera” perchè i politici non evitano di nominarli?