Valutazione, si, no, forse. Cose strane alla Regione, del 10.12.2014, mercoledì

10 Dicembre 2014 in Noi la pensiamo così

Il dott. Pisciotta non è più Ragioniere generale della Regione. Alla scadenza del contratto sembrerebbe che gli sia stato fatto presente che non gode più della fiducia del governo. Cosa farà adesso? Tornerà a fare il dirigente come prima che assumesse il prestigioso incarico. A lui, come ad altri prima di lui, non sembra quindi che si applicherà la famigerata “clausola di salvaguardia”!Paolo a Marina di Cottone

La clausola tanto invisa alla Corte dei Conti che, prima Lombardo, adesso Crocetta vuole abolire a colpi di legge anziché di rinnovi contrattuali come vorrebbe l’ormai non più nuovo rapporto di lavoro privatizzato.

Clausola di salvaguardia che invece il Crocetta dice di aver dovuto applicare nel caso della dott.ssa Corsello che si era dimessa dall’incarico di pluri dirigente generale (Lavoro, Istruzione e formazione) … volontariamente! Strana la vita … del resto in tempi rivoluzionari tutto può succedere.

Tra qualche settimana saranno altri dirigenti generali a cedere l’incarico … per loro, più che il venir meno della fiducia, parlerebbero i magri risultati che hanno prodotto alla guida dei dipartimenti loro affidati … anche a loro non si applicherà la clausola di salvaguardia tranne qualche caso … ma non certo per il rispetto della presunta clausola quanto piuttosto per la benevolenza di qualche sponsor.

Ma al di là di tutto, sulla base di che cosa verrà stabilito che i dirigenti “scaduti” non meritano di continuare la loro esperienza dirigenziale generale? Ma non solo loro. Come si stabilirà che la restante dirigenza e il personale non dirigenziale meritano la loro indennità di risultato e il loro “piano di lavoro” (il compenso associato alla loro performance lavorativa)?

Il dottore Pisciotta è stato valutato? Prima che gli scadesse l’incarico? Nutro qualche dubbio!

Oggi alla Regione la valutazione di dirigenti e non dirigenti dovrebbe essere affidata all’Organismo Indipendente di Valutazione, organismo la cui costituzione e il cui funzionamento venne disciplinato nel 2012 da un decreto dell’ex presidente Lombardo e che nonostante un bando del maggio 2014 non risulta essere stato ancora costituito. Perché?

Perché la Regione non si dota, visto che ha scelto di farlo, di questo importante strumento che dovrebbe consentire al Governo e ai dirigenti generali di poter valutare obiettivamente la performance dei propri uffici e del relativo personale?

Forse si vuole risparmiare qualche soldo per il pagamento dei componenti dell’OIV? O forse si preferisce fare a meno di questo strumento perché priverebbe il Governo del proprio arbitrio?

Fino a quando non si disporrà di una organizzazione indipendente e oggettiva della valutazione della performance degli uffici della Regione, sui suoi dirigenti e sui suoi dipendenti si scaricheranno tutte le responsabilità per ciò che non va senza far emergere le eventuali responsabilità di una politica che non programma, che non sa individuare gli obiettivi di sviluppo dell’Isola, che sa andare appresso soltanto a ciò che porta consenso elettorale schiacciando l’occhio alle solite categorie “sensibili” che a questa politica si offrono.

Il mancato avvio dell’Organismo Indipendente di Valutazione e della programmazione di un organico piano della performance sono la prova della mancanza di volontà di premiare il merito al di là delle appartenenze e delle consorterie. Non permettendo di dimostrare oggettivamente il proprio valore a chi merita si vuole chiaramente continuare a premiare la politica dell’appartenenza e della commistione con la gestione!

Per qualcuno potrebbe sembrare soltanto una questione di qualche soldo, ma il problema è molto più grave … ma quanti sono in grado di comprenderlo?

Che ne pensate?