Io non ho paura … sono solo un imbecille!

Novembre 1, 2020 in Post ad hoc, Prima Pagina

Io non ho paura di contagiarmi.

Io non ho paura di rientrare in quella piccola percentuale che ha necessità di ricorrere alle cure ospedaliere.

Io non ho paura di non trovare un letto in ospedale

Io non ho paura di contagiare i miei congiunti e contatti stretti.

Si vive una volta soltanto e se questo stava scritto da qualche parte che si compia il destino.

Dichiarazione di uno stronzo, o imbecille o di uno a cui la vita non riserva più nulla e quindi il Covid-19 è
– come sdraiarsi sui binari di un treno,
– come correre in auto controsenso in autostrada,
– come tuffarsi da una scogliera non conosciuta,
– come non sapere che cazzo fare della vita e quindi vai con la roulette russa del contagio.

A te la scelta!, di Paolo Luparello

Ottobre 24, 2020 in Prima Pagina

A te la scelta!, di Paolo Luparello

Dopo aver detto tutto e il contrario di tutto, adesso l’opposizione e i detrattori d’accatto contestano il governo. Governo che sta provando a mettere una pezza al comportamento sconsiderato di tanti che durante questa estate hanno dimenticato da cosa stavamo uscendo e che davano per scontato che l’estate avrebbe ucciso il Covid-19.

E la colpa sarebbe del Governo?

Il Governo sta tentando di evitare, come tutti gli altri paesi, di fare ricorso a un nuovo lock down e nonostante il livello di nuovi contagiati giornalieri e il livello di guardia dei posti in terapia intensiva, in molti non sono disposti ad accettare limitazioni alle proprie libertà.

Il Governo questa volta sta facendo toccare con mano a chi lo ha criticato durante la prima ondata cosa significa prendere certe decisioni.Non si tratta di essere ottimisti o pessimisti ma di essere responsabili.

Ci sono cose che ognuno di noi deve fare e cose che deve fare il Governo.

Ognuno di noi deve indossare la mascherina, deve evitare gli assembramenti e mantenere la distanza sociale, deve rinunciare a qualcosa del proprio stile di vita che ci espone al contagio.

Il Governo deve assicurarci, se ne avessimo di bisogno, un posto in ospedale o in terapia intensiva.

A te la scelta, preferisci attraversare un incrocio a 200 kmh con una superstrada trafficatissima o partecipare a un apericena con 500 amiconi rigorosamente senza mascherina o startene nel tinello di casa tua a leggere un libro o a guardare un bel film in attesa di tempi migliori?

Io provo a non essere parte del problema ma della soluzione

News istituzionali, del 15.06.2020, lunedì

Giugno 15, 2020 in News istituzionali

Regione Siciliana
IL PRESIDENTE
Ordinanza contingibile e urgente n. 25 del 13 giugno 2020

Dipartimento della protezione civile, Ufficio del Soggetto Attuatore ex OCDPC 630/2020

Emergenza COVID-19 – Chiarimenti sull’applicazione dell’articolo 2 dell’Ordinanza del Presidente della Regione Siciliana n. 25 del 13.6.2020

Circolare n. 21 del 14.6.2020


News istituzionali, del 03.06.2020, mercoledì

Giugno 3, 2020 in News istituzionali

Regione Siciliana

I L P R E S I D E N T E

Ordinanza contingibile e urgente n. 22 del 2 giugno 2020

Cosa è successo in Lombardia ai tempi del Covid-19?

Aprile 11, 2020 in Post ad hoc, Prima Pagina

Sono giorni tremendi.
Ogni giorno migliaia di nuovi contagi e centinaia di morti.
Presto saranno 20 mila le famiglie che avranno riportano uno o più lutti.
L’attenzione oggi è incentrata sugli interventi per la lotta all’epidemia e su cosa si dovrà fare per far ripartire il Paese quando ciò sarà possibile. L’attenzione è anche rivolta ad aiutare chi in queste settimane, che stanno diventando mesi, ha perso il lavoro, ha perso la propria fonte di reddito, non può contare sulla rete di solidarietà che fino a ieri era di aiuto.

Ma quando tutto questo sarà affrontato e si saranno date le giuste risposte che i cittadini si attendono, andrà fatta luce sulle modalità che hanno condotto a fare della Lombardia la regione con la maggior parte dei contagi e dei morti di tutta Italia, e finanche nel mondo.

Non si tratterà di chiedere conto e ragione all’esercito di uomini e donne che hanno fornito il proprio contributo nel sistema sanitario di quella regione affinché tanti uomini e donne colpiti dal virus ricevessero delle cure, ma si tratterà di capire cosa è successo nel sistema di gestione dell’emergenza che ha determinato l’esplosione dei contagi e i tanti lutti.

Cosa è successo in Lombardia?

Quello che è successo in Lombardia può ripetersi?

Con grande senso di responsabilità, oggi, il governo si sta occupando dell’Italia, nonostante le polemiche pretestuose di personaggi politici non all’altezza della situazione sia all’interno della maggioranza sia dell’opposizione, ma subito dopo, quando l’Italia si starà rimettendo in cammino, si dovrà indagare su cosa è successo in Lombardia.

#covid19_cosaèsuccessoinLombardia

Prima di rivendicare cosa deve fare l’Europa per noi, cerchiamo di capire cosa ognuno di noi può fare per l’Italia! di Paolo Luparello

Aprile 10, 2020 in Post ad hoc, Prima Pagina

Prima di rivendicare cosa deve fare l’Europa per noi, cerchiamo di capire cosa ognuno di noi può fare per l’Italia!
di Paolo Luparello

— 
Mi pare di capire che in cima alle preoccupazioni di tanti non c’è il pericolo per se stessi e per i propri cari di contrarre il Covid-19 ma quello che ci attende sul piano dell’economia. 
Guardo i titoli degli articoli di giornale e in quelli italiani prevale la preoccupazione per le ricette che dovranno essere utilizzate per far ripartire la nostra economia, delle centinaia di morti che ogni giorno vengono mietute dal virus e dalle sue complicanze non sembra oramai più importare a molti, oramai sono statistiche.
Non c’è categoria che oggi non rivendichi qualcosa, tutti a fare la voce grossa.
Tutti a pretendere solidarietà dall’Europa e dal mondo intero, che stanno affrontando i nostri stessi problemi.
Perchè dovrebbero essere solidali con noi?
Per le nostre vittime? Certamente. 
Ma perchè questo si deve tradurre in un assegno firmato in bianco a un popolo che sta dando l’impressione che con la scusa del Covid-19 e del suo tributo di vittime voglia rimettere a posto i propri conti?
Ci sono interventi che è giusto fare, a partire dal dare subito risposte a chi si trova in condizioni di bisogno, dal potenziare il sistema sanitario impegnato nell’emergenza, dall’approvvigionare tutta la popolazione dei dispositivi necessari per la protezione individuale (per intenderci, mascherine, guanti, tute, disinfettanti).
C’è una Italia sana, fatta di volontariato e di istituzioni, che in queste settimane si è data da fare per raccogliere risorse e stare vicino a chi soffre e a chi ha paura.
E poi c’è la solita Italia fatta da chi in una tragedia vede soprattutto una opportunità, non dimentichiamo le esperienze dei terremoti e della gestione del post terremoto.
Questa Italia, quella delle “opportunità”, è fatta di furberie, di lavoro in nero, di elusione ed evasione fiscale, di connivenza con la malavita organizzata, di ricerca del consenso per poter gestire il potere e il fiume di denaro connesso con lo stare al governo.
Che brutta Italia rischia di prevalere, e credete che l’Europa non lo sappia?
Prima di gridare a una Europa matrigna facciamoci un esame di coscienza, se oggi non fossimo nell’Euro cosa varrebbe il nostro debito pubblico, i nostri risparmi, chi pagherebbe le nostre pensioni?
Prima di rivendicare cosa deve fare l’Europa per noi, cerchiamo di capire cosa ognuno di noi può fare per l’Italia!

 

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