Riflessioni sulla dirigenza, del 09.03.2024, sabato
Marzo 9, 2024 in Post ad hoc, Prima Pagina
Riflessioni sulla dirigenza, del 09.03.2024, sabato
I dirigenti della Regione Siciliana sono sempre di meno, sono chiamati a dirigere strutture sempre più complesse a seguito dei ripetuti accorpamenti di uffici (per mancanza di dirigenti) e nella generalità dei casi con sempre meno personale a seguito del mancato turnover dei pensionati, e nonostante questo vengono ripetutamente trattati a pesci in faccia disattendendo quanto previsto dal contratto collettivo regionale di lavoro 2016-2018 che si era salutato, finalmente, dopo oltre 15 anni come un ritorno alle corrette relazioni sindacali. E invece no!
I dirigenti regionali sono in attesa del saldo dell’indennità di risultato 2022 nonostante siamo arrivato a marzo 2024 e l’acconto è stato erogato nel settembre 2023. Stiamo parlando di un importo che “cuba” per ciascun dirigente in circa il 30-50% di quanto già percepito (non siamo in grado di dare cifre precise in quanto gli uffici competenti si trincerano dietro il massimo riserbo)! E noi aspettiamo!
I dirigenti sono in attesa di vedere riviste le indennità di posizione di parte variabile fin dal 2022. Per fare ciò si deve effettuare la contrattazione decentrata integrativa regionale che deve stabilire i nuovi livelli di indennità per tutte le tipologie di uffici della Regione e si stima, cautelativamente, che le attuali indennità ferme ai livelli del 2009 dovranno aumentare non meno del 50%. Nel 2022 la contrattazione decentrata si fece a fine anno e l’ARAN Sicilia sostenne che era troppo tardi per rifare le indennità con il risultato che vennero confermate le precedenti indennità con la possibilità di incrementare del 10 % i valori massimi dei range. Nel 2023 si è ripetuta la “sceneggiata” con convocazione delle organizzazioni sindacali tra Natale e Capodanno con il risultato che ci siamo rifiutati di firmare un accordo che era il risultato di una presa in giro e che avrebbe dovuto riconoscere soltanto ad alcune figure un incremento delle indennità lasciando a bocca asciutta la quasi totalità della dirigenza regionale. Nel 2024 non abbiamo elementi per ritenere che andrà diversamente dagli anni passati e il Governo, con delibera 80 del 01.03.2024, emana un atto di indirizzo all’Aran Sicilia per aumentare le indennità del Ragioniere Generale e di alcuni dirigenti della Ragioneria Generale della Regione. E tutti gli altri?
E il contratto collettivo 2019-2021?
Capiamo che il contratto collettivo del personale del comparto è bloccato dalla difficoltà di giungere a una riclassificazione e riqualificazione che soddisfi l’ampia platea interessata, ma possiamo avere una spiegazione sul perché la contrattazione del contratto della dirigenza non sia stato messo all’ordine del giorno di nessuna seduta dell’Aran Sicilia?
A raccontare queste cose nessuno ci crederebbe. Il Paese del Bengodi della Regione Siciliana riesce a essere tiranna proprio con le sue figure di vertice, la sua dirigenza, da non credersi!
Eppure è così!
Cari amici e colleghi, è giunto il momento di darci una smossa!
P.S. Il mancato rispetto delle scadenze e dei contratti collettivi hanno poi effetti sulle pensioni di chi viene collocato in quiescenza e che poi dovrà attendere anni per vedere ricalcolata la propria pensione … ma ci pensano a queste cose?
Con deliberazione 69 del 2024 il dirigente generale del dipartimento tecnico della Regione viene trattenuto in servizio fino al 31.12.2026 in forza di una norma nazionale in materia di realizzazione interventi a valere sul PNRR … non è chiaro perché sia servita una delibera di Giunta, forse per prolungare il contratto fino a quella data o forse perché il DG avrebbe raggiunto i requisiti per essere messo d’ufficio in quiescenza?
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